Henri Cartier-Bresson e la fenomenologia: per una fotografia come esperienza

Autori

  • Camilla Gamberini Università di Bologna

Parole chiave:

fotografia, Henri Cartier-Bresson, fenomenologia, esperienza, Maurice Merleau- Ponty, percezione

Abstract

Il lavoro del fotografo Cartier-Bresson può essere definito come la raccolta di una miriade di personaggi e tematiche. La ricorstruzione del retroterra teorico del suo modo di fotografare richiede un duplice sforzo: da un lato la presa di coscienza del fatto che si ha a che fare con un fotografo estremamente permeabile alle influenze culturali date dal proprio contesto storico. In secondo luogo si deve sottolineare l'incredibile capacità del fotografo di estrapolare i contenuti rielaborandoli in maniera del tutto personale, integrandoli nel proprio percorso di artista. La presente riflessione si basa su numerose testimonianze, principalmente interviste, in cui Cartier-Bresson propone l'idea dell'atto fotografico come esperienza, utilizzando espressioni e terminologie ricorrenti che permettono la messa in relazione con la filosofia fenomenologica francese di metà Novecento.

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Pubblicato

20-05-2022

Fascicolo

Sezione

Saggi