Persona e corporeità. Per un’antropologia personalista

Autori

  • Juri Zanchi Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

Parole chiave:

Homo Symbolicus, Persona umana, Corpo, Trascendenza, Emmanuel Mounier, Personalismo

Abstract

L’essere umano si può definire

homo symbolicus

dacché, fattosi eretto per contemplare il mondo e la volta celeste, inizia a interpretare la realtà come simbolo. L’uomo, infatti, vive in un mondo a cui egli attribuisce un significato che trascende il mondo stesso; significato che apre, cioè, a un’ulteriore sfera di senso non immanente le cose stesse. Tale strutturale vocazione alla trascendenza si combina, nella persona umana, con l’altrettanto essenziale dimensione corporea che la costituisce. Il problema che si apre – a cui il personalismo francese del ‘900 promosso da Emmanuel Mounier ha dato rilievo – è la questione antropologica in merito al rapporto esistente fra simbolicità o trascendenza e corporeità; problema che rinvia, ulteriormente, alla domanda fondamentale sulla natura della persona umana. Attraverso l’analisi di alcune riflessioni dei personalisti, in particolar modo di Mounier, si tenterà, allora, di dare una definizione della persona umana, per poi indagare l’accostamento del carnale e dello spirituale, e per verificare se proprio il corpo possa essere interpretato come il simbolo dell’umano.

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Pubblicato

02-05-2023

Fascicolo

Sezione

Seminari di Studio